Backup professionali

Raid non è Backup

Abbiamo visto in articoli precedenti cosa sia un sistema RAID, le differenze tra i vari livelli e come costruire un sistema RAID software, focalizzandoci in particolare sul RAID10.

A prima vista potresti pensare che adesso il tuo sistema è al sicuro grazie al RAID e che quindi hai finito il tuo lavoro.

Beh, mi spiace deluderti, no! Non abbiamo finito e non sei al sicuro solo perchè hai implementato un sistema RAID. Sei solo “un po’ più tranquillo” ma RAID non è BACKUP.

RAID è un sistema di archiviazione robusto ed efficiente, veloce e sicuro ma non ti mette al riparo da guasti dei dischi o da un virus che ti cripta tutti i documenti! Puoi avere un sistema RAID 10 con 8 dischi, robustissimo e velocissimo, ma se un virus ti cripta tutti i documenti hai perso tutti i documenti, RAID o non RAID!

Ecco quindi che ti viene in soccorso un sistema di backup.

Tipi di Backup

Ne esistono di svariati tipi e per svariati usi, nonchè di svariati costi ovviamente. Vediamo in linea teorica qualche soluzione e successivamente ci concentreremo su alcune di esse.

  • Backup “interni”
  • Backup “esterni”

Ognuna di queste tipologie può a sua volta essere di altri due tipi

  • Backup su dischi
  • Backup su nastri

I Backup di tipo interno sono fondamentalmente sistemi di backup che risiedono sulla stessa macchina di cui facciamo il backup.
Quelli di tipo esterno sono invece su un altra macchina e possono essere a loro volta di due tipi: server dedicati o NAS.

La differenza tra backup su disco e su nastro mi sembra ovvia e per ciò che riguarda i nastri, sebbene sia una tecnologia molto vecchia, la consideriamo solo per completezza e anche per il fatto che, nonostante la vetustità, si trovano ancora in alcune aziende; banche e assicurazioni, per esempio.

Nella categoria dei backup su disco ovviamente rientrano sia i dischi “a piatti e testine” HDD classici (Ata, sata, pata, scsi ecc) che i nuovissimi dischi a stato solido, SSD.

Backup interni

Sebbene siano una soluzione non ottimale, possono essere adatti a piccole realtà dove la mole di dati da mettere al sicuro è limitata, così come il budget disponibile.
Si tratta sostanzialmente di sfruttare due dischi interni aggiuntivi su un server, ovviamente in RAID1, ed eseguire i backup su questo volume. Lavorando “in locale”, il trasferimento di dati è estremamente veloce e non serve hardware aggiuntivo da configurare nella rete aziendale. In pochi passaggi si configura il RAID come visto negli articoli precedenti e in altrettanto pochi passaggi si programma il backup. Lo svantaggio principale è che lavorano su un server o pc e quindi “condividono” la potenza di calcolo e le risorse hardware, quindi un guasto per esempio alla scheda madre comporta l’indisponibilità del server e del sistema di backup. Inoltre il server/pc deve restare sempre acceso, quindi consumerà corrente, e i componenti hardware, non essendo specifici per un sistema di backup, sono “meno affidabili”.

Backup esterni

In questo caso parliamo di sistemi complessi, che possono essere server o apposite macchine chiamate NAS (Network Attached Storage), che generalmente hanno una grande capacità di memorizzazione (da almeno un Tb fino a qualche centinaio nei casi di grosse aziende) e sono dedicate esclusivamente a quel compito, il loro hardware è studiato e dimensionato appositamente per un sistema di backup e sono macchine indipendenti in tutto e per tutto.

Si usano dei server fisici se c’è necessità di avere anche altri servizi attivi (condivisioni di rete, controller di dominio ecc) ma c’è lo svantaggio, in queste configurazioni, di dover avere server veramente molto performanti (cpu potente e veloce, tipo Xeon D o Itanium; tanta Ram, parliamo di almeno 32 Gb; tanti dischi di alta capacità e veloci, tipo WD Red 4 Tb o Seagate Barracuda 6 Tb; schede madri con sufficienti porte sata).

Si usano Nas se abbiamo bisogno di un sistema di Backup “pronto all’uso” e scalabile. I costi in questo caso sono generalmente più contenuti (partiamo da poche centinaia di euro per un discreto sistema affidabile con due dischi in RAID1), abbiamo il grande vantaggio di poter scalare facilmente la soluzione, installando dischi più grandi, installando altri Nas “in parallelo” ecc ma abbiamo il grande svantaggio che ogni singolo pc/server va configurato singolarmente per eseguire il backup sul Nas, con conseguente programmazione di orari differenziati per ogni macchina per non sovrapporre più backup nello stesso tempo che appesantirebbero sia la rete che il Nas, ecc ecc.

Si possono anche usare combinazioni dei due, cioè un server fisico (o più server fisici) che effettua i backup e un Nas (o più) come spazio di archiviazione. In poche parole un server esegue i backup dei vari server/pc della rete e li scrive su un Nas.
Il vantaggio è che abbiamo un server dedicato che centralizza i backup e un Nas su cui andremo a scrivere e conservare i backup. Il server esegue un programma che va a interrogare un piccolo demone sui vari pc/server e gli fa eseguire i backup. La gestione dei backup è quindi centralizzata, si installano i demoni sui server/pc di cui fare i backup e poi si configura il tutto direttamente sul Server di Backup, che gestirà quindi tutte le opzioni, le casistiche, i percorsi, le esclusioni ecc. Il Nas diventa un mero spazio di archiviazione.

Lo svantaggio principale è il costo di realizzazione. Un sistema di questo genere è adatto ovviamente ad aziende medio grandi che possono permettersi di spendere 2.000€ solo per il Nas, dischi esclusi, e che hanno una discreta mole di dati estremamente importante e “di valore”.

Consigli

Vediamo ora qualche consiglio, in base alle necessità e caratteristiche.
Quando parlo di costi, mi limito ai costi dell’hardware, quindi NON prendo in considerazione costi di software, costi di un tecnico, assistenza, ecc.
Questi consigli non sono ovviamente nè esaustivi nè per forza adatti alla tua esigenza; sono solo indicazioni generali, per orientarsi tra le varie soluzioni possibili. A volte può bastare una chiavetta Usb da 8 Gb, a volte sono necessari 4 server dedicati, 5 Nas da 20 dischi in multi Raid10, 6 switch 10Gb connessi in fibra e magari anche 4 SAN…

Disco esterno

Se avete solo qualche documento e file importante, usate solo un Pc portatile e vi spostate spesso, accontentatevi di un normale disco esterno Usb o di una chiavetta USB, farete la copia manualmente della vostra cartella “documenti” e vivrete felici spendendo veramente poco. Dovrete solo ricordarvi voi di fare le copie e di avere sempre dietro l’unità esterna.
Pro: costi irrisori (da 10€ per una chiavetta Usb in su), facilissimo da implementare (basta un “copia-incolla”)
Contro: backup totalmente manuale, nessuna ridondanza dei dati
Sicurezza: bassa

Disco Interno

Se i vostri documenti importanti sono relativamente tanti, avete una postazione fissa, non potete permettervi di perderli ma non potete nemmeno permettervi di spendere centinaia di euro, la soluzione che vi consiglio è installare due dischi interni aggiuntivi, configurarli in RAID1 come visto nella relativa guida (qui il link) e programmare i backup automatici (vedremo successivamente come).
Pro: costi contenuti (da 90€ circa), affidabilità dovuta al RAID1
Contro: pc sempre acceso, vita media più corta
Sicurezza: media

Nas

Se lavorate in una rete con più pc/server, tipicamente da 3 fino a 6 o 7, i dati sono tanti, condivisi e importanti, il costo non è un grosso problema, siete in grado di gestire i backup da soli (ma anche no) e volete un grado di sicurezza decente, allora vi consiglio un Nas di rete.
Pro: affidabilità dovuta al RAID (1, 5, 6, 10 ecc)
Contro: bisogna programmare con oculatezza i backup, va studiata una politica di conservazione (lo spazio non è infinito), può dover essere adeguata la rete Lan, costo non trascurabile (da 600€)
Sicurezza: medio – alta

Server + Nas

Tanti dati, tanti pc/server? Beh, non resta che una soluzione completa, scalabile e decisamente solida!
Un server e un Nas, come minimo, dedicati e specifici. Sul server come detto gira il programma principale, sui pc/server della rete girano i demoni. Dal server di backup si programma il backup, sul Nas si scrivono i backup.
Server non necessariamente potente ma con caratteristiche ben precise: consiglio come minimo un processore a 6 thread, 8 Gb di Ram, rete 1 Gb, 2 dischi da 500 Gb in RAID1, “pulito” nel senso che dovrà avere il sistema operativo e il programma di backup, nulla più.
Nas capiente e veloce, di qualità: almeno 5 Slot, rete 1 Gb, capacità minima totale 4 Tb.
Soluzione completa, affidabile ma costosa.
Pro: estremamente efficace, programmabile, scalabile, sicura
Contro: costi elevati (solo di hardware si superano tranquillamente i 3.000€)
Sicurezza: massima

Eccezion fatta per le soluzioni più semplici, ti ricordo che siamo in grado di soddisfare le tue necessità di sicurezza dei dati.
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